Il testo riprodotto in questa pagina è un estratto dell'articolo pubblicato nel numero 116 della Rivista di Studi Tradizionali.
Il testo integrale, completo delle note, è disponibile con l'acquisto del numero corrispondente della rivista.
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Alcuni lettori hanno notato l'insistenza con la quale vari collaboratori della presente rivista sono ritornati sull'affermazione dell'importanza, quale presupposto indispensabile, della preparazione dottrinale, o di una chiarificazione intellettuale, o ancora di un'assimilazione adeguata della conoscenza teorica . Tale insistenza ha potuto anche dar luogo ad un'impressione di ripetizione eccessiva, essendo sembrata in fondo abbastanza ovvia e quasi banale la considerazione che prima di agire bisognerebbe aver capito che cosa si tratta di perseguire.
Da parte nostra, sappiamo per esperienza come sia facile cadere in equivoci su questo argomento fondamentale, e come, sotto la pressione della mentalità moderna, sia ancora più facile cedere alla tendenza a dimenticarsene, mentre d'altra parte è tutt'altro che facile comprendere veramente il significato e le implicazioni della preparazione teorica di cui si tratta...
Nelle considerazioni che precedono, abbiamo supposto che la premessa indispensabile, costituita secondo René Guénon dalla preparazione teorica, venga in ogni caso riferita anzitutto alla metafisica pura, almeno nelle intenzioni di chi si ponga tale questione. In effetti, questo riferimento assolutamente preminente alla metafisica sarebbe ovvio per chiunque intenda appoggiarsi all'opera di Guénon, tenendo presenti le sue inequivocabili spiegazioni e la sua insistenza su questo punto. Ma la mentalità occidentale è tale che può impedire anche quello che sarebbe più ovvio a questo riguardo...