Il testo riprodotto in questa pagina è un estratto dell'articolo pubblicato nel numero 115 della Rivista di Studi Tradizionali.
Il testo integrale, completo delle note, è disponibile con l'acquisto del numero corrispondente della rivista.
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La prima categoria di cui dobbiamo occuparci è quella che pretende di trovare appoggio nel Cattolicesimo o meglio, quella che comprende certi gruppi, certe correnti, o editori, che in qualche modo fanno riferimento ad esso; e ne parliamo in primo luogo poiché, storicamente, è in quel campo che si manifestò fin da subito la peggiore ostilità contro René Guénon. Può sembrare strano che delle reazioni immediate, particolarmente virulente, siano giunte non tanto dai fautori del mondo moderno, cui R. Guénon aveva rivolto le critiche più severe fin dai suoi primi scritti, bensì dai rappresentanti di una tradizione occidentale alla quale egli riconosceva i requisiti di autenticità e validità rituale, e che, almeno in un primo tempo, aveva preso in considerazione come una possibile via per un ritorno dell’Occidente ad una civiltà tradizionale.
...Ancora in tema di attacchi da parte di ambienti cattolici, ricordiamo quelli condotti dalle riviste: Cahiers du Symbolisme Chrétien e Études Carmélitaines; in particolare quest’ultima, in un numero speciale su Satana, che constava significativamente di 666 pagine, riportava un lungo articolo di un sinistro personaggio: Albert Frank-Duquesne che reagirà alle critiche di Guénon con lettere piene di insulti triviali.
Tale pubblicazione è un chiaro esempio di come, in mancanza di una adeguata comprensione, le buone intenzioni di mettere in guardia contro le influenze diaboliche finiscano per ribaltarsi e farsi strumento di queste ultime. Tra le perentorie affermazioni del Frank-Duquesne troviamo questa, particolarmente significativa, rivolta a R. Guénon:
«Se voi rappresentate, di fronte alla “pseudo-iniziazione” e alla “contro-iniziazione”, l’“iniziazione” autentica, quest’ultima, a sua volta, rappresenta ai miei occhi di credente la forma più sottile, più deforme (come la scimmia è antropomorfa), la più pericolosa delle contro-religioni». Questo, almeno, è parlar chiaro; e d’altra parte è proprio questo che, oggi come allora, è tenuto a pensare il “buon cattolico”, che dopo aver rinnegato la vera origine della sua stessa tradizione, ne difende istituzionalmente le più ristrette limitazioni.
E come tanti altri che nel corso degli anni hanno fatto scuola, anche L. de Maistre imposta i suoi lavori sulla “ricerca delle fonti” di ciò che Guénon affermava, sia nei suoi libri che nelle sue lettere private; quelle fonti che Guénon ha sempre affermato di non essere tenuto a rivelare e che certamente non erano individuabili con il metodo storico delle biografie non autorizzate. Evidentemente vi erano anche molte notizie che potevano pervenirgli, per così dire, per via ordinaria; ma anche in questo caso ciò che gli accadeva o ciò di cui veniva a conoscenza molto ordinario non era, nel senso che, se un essere è identificato al «centro», tutto ruota intorno a lui e inevitabilmente, in modo naturale, viene a conoscenza di ciò che gli è utile per il compimento della sua funzione....