Il testo riprodotto in questa pagina è un estratto dell'articolo pubblicato nel numero 108 della Rivista di Studi Tradizionali.
Il testo integrale, completo delle note, è disponibile con l'acquisto del numero corrispondente della rivista.
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Abbiamo detto spesso che la concezione «profana» delle scienze e delle arti, quale ha corso attualmente in Occidente, è cosa modernissima, e presuppone una degenerescenza nei confronti di uno stato anteriore in cui le une e le altre avevano un carattere del tutto diverso. La stessa cosa si può dire dei mestieri; e d'altronde la distinzione fra le arti e i mestieri, o fra «artista» e «artigiano», è essa pure specificamente moderna, quasi fosse nata dalla deviazione profana e non avesse senso che per essa...
...Ma non è tutto: passando dall'exoterismo all'esoterismo (impieghiamo questi due termini per comodità, benché essi non convengano qui con egual rigore a tutti i casi), constatiamo in generale l'esistenza di un'iniziazione legata ai mestieri e basata su di essi; questo significa che i mestieri sono suscettibili di un significato superiore e più profondo; sarebbe nostra intenzione dare qui un'idea di come essi possano effettivamente fornire una via d'accesso al dominio iniziatico...
...Da queste ultime considerazioni si può anche capire come l'iniziazione, prendendo per «supporto» il mestiere, avrà nello stesso tempo, e in qualche modo inversamente, una ripercussione sull'esercizio del mestiere stesso. L'essere infatti, avendo pienamente realizzato le possibilità di cui la sua attività professionale non è che un'espressione esteriore......