«Questo studio sulle origini della Massoneria, condotto attraverso un approccio diametralmente opposto a quello del cosiddetto “metodo storico”, intende restituire a questa organizzazione iniziatica il senso che gli appartiene, in virtù della sua origine non umana.
Nel presente testo, gli avvenimenti storici vengono presi in considerazione sotto il loro aspetto qualitativo, ovvero in base alla loro capacità di tradurre, dal punto di vista simbolico, certi aspetti dei principi universali da cui dipendono.
Il simbolismo è da sempre il solo linguaggio che si addice all’espressione e alla comunicazione di certe verità; pertanto, ogni considerazione sugli adattamenti attraverso cui l’iniziazione massonica si è conservata fino ad oggi, non può prescindere dalla capacità dei simboli di suggerire l’inesprimibile. Non si possono neppure trascurare i contributi provenienti dalle dottrine orientali: mediante la sovrapposizione dei dati tradizionali orientali e occidentali è possibile restituire al simbolismo massonico il suo senso originario.
La presenza di analogie tra forme tradizionali differenti è dovuta all’origine comune di tutte le tradizioni, il che spiega la ragione per cui tutte le cose debbano essere considerate nell’unità del loro Principio, lo stesso che in Massoneria viene designato con il nome di “Grande Architetto dell’Universo”».