L’evoluzionismo costituisce, non di rado, una pietra d’inciampo per coloro che si accostano allo studio delle dottrine tradizionali e cercano di acquisire una mentalità conforme alle stesse. L’ostacolo viene talvolta superato con qualche difficoltà, talvolta non viene superato affatto. Veramente, sarebbe ingiustificato ritenere di aver assimilato qualcosa delle dottrine tradizionali prima di essersi liberati del tutto di tali idee evoluzionistiche ed in particolare dell’evoluzionismo biologico, vale a dire della credenza in una formazione delle specie viventi a partire dal minerale e di una loro organizzazione ed evoluzione dovuta al caso. Suddette teorie, oltre che false, sono talmente incompatibili con gli insegnamenti tradizionali e con la stessa realtà delle cose, da costituire un impedimento dirimente per qualsiasi ulteriore tentativo di approfondimento, ed inoltre, il non superamento dell’ostacolo dà immediatamente origine a ideazioni eterodosse, fatte di strani compromessi, portando così alle più svariate deviazioni.
Le difficoltà sono dovute non solo alla mentalità moderna che si è formata a partire dalla più tenera età, ma anche al fatto che le idee in questione sono sostenute e mantenute da una sorta di cappa psichica presente nell’ambiente, che non può essere infranta se non con un certo sforzo.
Il lavoro di chiarificazione mediante lo studio delle dottrine metafisiche, in primo luogo, e poi di quelle cosmologiche, per gli aspetti che si ritenga necessario approfondire, soprattutto sulla scorta dell’opera di René Guénon, è l’unico mezzo per districarsi dal groviglio di falsità delle pseudo-scienze che soffocano l’intelletto dell’uomo moderno, ed è solo per mezzo degli insegnamenti tradizionali che le suddette falsità possono essere veramente e definitivamente smascherate. Ciononostante, tenuto conto delle difficoltà di cui abbiamo parlato all’inizio, dovute alla forma mentis moderna, si può ritenere utile un lavoro complementare di dimostrazione della falsità delle idee evoluzionistiche anche semplicemente sulla base delle evidenze scientifiche stesse. I punti di vista tradizionale e scientifico devono essere tenuti accuratamente distinti procedendo, com’è noto, da presupposti del tutto diversi e riferendosi a differenti ordini di realtà; e tuttavia almeno un terreno comune può essere individuato nell’uso corretto della logica e delle scienze esatte.
D’altra parte lo stesso Guénon, che pure insiste sulla non compatibilità dei due punti di vista, afferma che:
«Non è lecito pensare che chi intende mantenersi in una posizione rigorosamente tradizionale debba imporsi di non parlare mai delle teorie scientifiche profane. Egli può e deve al contrario, quando è il caso, denunciarne gli errori e i pericoli, soprattutto quando vi si trovino affermazioni nettamente in contrasto con i dati della tradizione; ma dovrà farlo sempre in modo tale che ciò non costituisca una discussione “da pari a pari”, cosa possibile solo alla condizione di non scendere sul terreno profano».
Cercando dunque di rispettare una tale impostazione di principio, l’autore di questo saggio espone, nella prima parte le concezioni generali (17 capitoli) e nella seconda (18 capitoli), la dimostrazione scientificamente corretta dell’impossibilità e assurdità delle teorie evoluzionistiche, che a nessun titolo possono definirsi propriamente “scientifiche” (nonostante i riconoscimenti accademici con cui vengono orpellati i loro fautori), ma che costituiscono solo una pseudo-scienza sulla quale si sostiene uno dei più sfrontati inganni dell’antitradizione.
In ordine a queste dimostrazioni fondate sulle evidenze della ricerca scientifica, questo libro presenta, a nostro avviso, la trattazione più esauriente oggi reperibile.
L’autore conclude la trattazione con una terza parte (14 capitoli e una Conclusione) che fornisce alcune idee generali sulle cosmologie delle diverse tradizioni, evidenziandone soprattutto le concordanze di fondo.
Pagine 450.
L'indice del libro: