Il testo riprodotto in questa pagina è un estratto dell'articolo pubblicato nel numero 109 della Rivista di Studi Tradizionali.
Il testo integrale, completo delle note, è disponibile con l'acquisto del numero corrispondente della rivista.
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Ora, se tutto questo fosse stato prodotto dallo stesso marchese De Sade, quando era rinchiuso all'albergo dei pazzi di Charenton; o prodotto dallo stesso Nietzsche, dopo l’episodio del cavallo frustato dal vetturino, quando dichiarava di essere Dioniso e il «Crocefisso» e fu ospite della clinica psichiatrica di Basilea; se, insomma, non si trattasse che di un effetto collaterale della legge Basaglia, tutto ciò sarebbe in qualche modo comprensibile, e invece no, niente di tutto questo, qui ci sono delle precise referenze accademiche!
Determinante è la dichiarazione:
"Questo testo è stato sottoposto con esito favorevole al processo di valutazione scientifica in peer review".
La peer review, o «revisione alla pari», è una procedura di selezione, effettuata da qualificati specialisti in materia, che ne valutano il contenuto e stabiliscono se il lavoro loro sottoposto è idoneo per la pubblicazione. Ma chi saranno questi esperti “paritetici” che hanno effettuato questa “valutazione scientifica”? Saranno anche loro dei grandi realizzati di “contemplazione «C»”?
Non lo sapremo mai, perché normalmente i nominativi dei membri di queste commissioni sono riservati.
Nondimeno, leggiamo che la pubblicazione è sotto il controllo di un Comitato scientifico formato da cinque professori, ed il primo dell'elenco...