UNITÀ PRINCIPIALE
ESOTERISMO E EXOTERISMO
Implicazioni e rischi

Autore: Giovanni Ponte

Il testo riprodotto in questa pagina è un estratto dell'articolo pubblicato nel numero 103 della Rivista di Studi Tradizionali.

Il testo integrale, completo delle note, è disponibile con l'acquisto del numero corrispondente della rivista.

... Un corrispondente francese, in uno scritto inviato a uno dei collaboratori della nostra rivista, ha ripreso in considerazione la questione dei rapporti tra esoterismo e exoterismo in termini tali da indurci a ritornare su questo argomento, che in effetti si presta facilmente a gravi confusioni e d'altra parte, se correttamente inteso, comporta implicazioni della massima importanza.

Punto di partenza di tale scritto è l'opinione di quei teologi cattolici secondo i quali «il monismo dell'esoterismo» sarebbe incompatibile con il «dualismo» (Creatore-creatura) proprio della religione cristiana, tanto che «la ricerca della conoscenza del Principio metafisico» implicherebbe «l'abbandono della credenza nel Dio della religione cristiana» ; la conclusione è che «questa opposizione irriducibile tra il monismo metafisico e il dualismo religioso » sarebbe «un fatto incontestabile», «ampiamente confermato dalla condanna a morte di numerosi martiri» (cioè di martiri esoteristi, come «l'illustre Sufi Al-Hallaj»)...

...la concezione di questa sintesi principiale di Unità e molteplicità sfugge completamente a chi si attiene ad un punto di vista razionalistico, ed anzi sembrerebbe contraddittoria se ridotta nei quadri di un'analisi razionale; ma proprio l'impotenza di quest'ultima è evidentemente giustificata, trattandosi appunto di allusioni a ciò che la trascende...

...Se l'exoterismo è l'aspetto della tradizione generalmente accessibile e più esteriore, esso non può che valere come applicazione e conseguenza della realtà più interiore della tradizione stessa, e cioè, in generale, dell'esoterismo (il quale del resto comporta a sua volta aspetti e livelli molto differenti e in relazione tra loro, subordinati tutti, in definitiva, alla metafisica).

A queste considerazioni può ricollegarsi l'affermazione di René Guénon secondo la quale «è ammissibile che un exoterista ignori l'esoterismo, benché sicuramente questa ignoranza non ne giustifichi la negazione; ma è invece inammissibile che chi ha delle pretese all'esoterismo voglia ignorare l'exoterismo ... in quanto il “più” deve necessariamente contenere il “meno”»...

...può accadere che, nonostante le alterazioni subite, una forma religiosa sopravviva, pur essendo diventato di fatto inaccessibile l'esoterismo corrispondente, e pur essendo scomparse le organizzazioni iniziatiche attraverso le quali tale esoterismo si manifestava.

E, qualora la forma religiosa in questione non si possa integrare con nessuna iniziazione accessibile, logicamente non sarà più possibile che un iniziato o un aspirante all'iniziazione la assuma come base exoterica appropriata per la sua via di realizzazione.
(come abbiamo avuto già occasione di notare altrove, tale è il caso della religione cattolica. In particolare, secondo le affermazioni di Guénon, «quanto ai riti cattolici... nelle presenti condizioni non possono neppure più servire di base o di punto di partenza per una realizzazione iniziatica» )...

Intendiamo qui soltanto accennare a tali considerazioni, alquanto generiche ma sufficienti, pensiamo, per far intravedere quanto possa essere arduo orizzontarsi in proposito, soprattutto per chi provenga da un ambiente dominato dalla mentalità profana moderna.

D'altra parte, non sarà forse inutile che ci soffermiamo ancora brevemente sui modi di approccio di coloro che, appunto con tale provenienza, cercano un'adesione effettiva all'esoterismo......

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