LA SITUAZIONE SPIRITUALE DELL'OCCIDENTE

Autore: Giovanni Ponte

Il testo riprodotto in questa pagina è un estratto dell'articolo pubblicato nel numero 100 della Rivista di Studi Tradizionali.

Il testo integrale, completo delle note, è disponibile con l'acquisto del numero corrispondente della rivista.

... LA SITUAZIONE SPIRITUALE DELL'OCCIDENTE

I. Platone e gli «Antichi»
II. Gli intermediari dell'influenza spirituale nel mondo classico
III. Cristianesimo e mondo occidentale


I. Platone e gli «Antichi»

« Gli “Antichi” sanno la Verità (alethés); se noi la trovassimo, forse che avremmo ancora da preoccuparci delle opinioni degli uomini? » .
Gli « Antichi » sono dunque qui, proprio come gli Uomini Veri « antichi » di Ciuang-Tse, coloro che sono stabiliti nella conoscenza della Verità : essi sono partecipi di quella conoscenza principiale ed universale la cui perdita ha posto gli uomini sotto il dominio delle opinioni e delle altre contingenze, ma che può e deve essere ritrovata per ristabilire l'adesione originaria alla Verità, che è, in termini taoisti, adesione dell'umano al Celeste.

La designazione di « Antico » si riferisce quindi essenzialmente ad una « anteriorità » anzitutto nel senso « verticale » di una maggiore prossimità al Principio, e solo secondariamente in un senso « orizzontale », cioè temporale e storico.
Questi due aspetti sono del resto strettamente connessi, o per meglio dire il secondo dipende dal primo ed in certo modo ne è un'espressione, in quanto il Principio universale, come è all'origine di ogni manifestazione, è anche all'origine dello sviluppo ciclico dell'umanità...


II - Gli intermediari dell'influenza spirituale nel mondo classico

...Ed anche in Platone si può vedere senza dubbio un intermediario tra una fonte di conoscenza tradizionale vivente ed il mondo greco; ciò risulta da riferimenti contenuti nei suoi Dialoghi, come quelli che abbiamo ricordato, ed è confermato dai suoi biografi , secondo i quali egli ricevette dai Sacerdoti egizi l'insegnamento della geometria, della teologia e delle scienze sacerdotali.
Naturalmente, sarebbe praticamente impossibile stabilire la portata di tali insegnamenti e di quelli che Platone fu a sua volta in grado di trasmettere ai suoi discepoli: secondo certe fonti non si trattava...

...Ma non è questo ciò che qui ci interessa: è importante invece aver stabilito abbastanza chiaramente la situazione spirituale della civiltà greca che riassumeremo qui ancora una volta. Da una parte, essa era dedita ormai, nell'epoca classica, ad uno sviluppo...


III - Cristianesimo e mondo occidentale

Che il Cristianesimo si possa annoverare tra le forme ricorrenti assunte dall'aiuto spirituale dell'Oriente è testimoniato in particolare da San Clemente da Alessandria.
Nel primo libro degli « Stromati » infatti, dopo aver affermato quanto i Greci dovettero all'aiuto spirituale dei a Barbari » e dopo aver ricordato quegli stessi intermediari di cui abbiamo parlato , egli cita il brano del Timeo in cui il Sacerdote egizio « molto Vecchio » nega l'esistenza di « Vecchi » tra i Greci, commentandolo con queste parole:

« Il Sacerdote egizio aveva perfettamente ragione... Per « Vecchi » egli intendeva, suppongo, delle persone che conoscessero le « dottrine antiche », cioè le nostre (toutésti tà emétera) » .
Questo passo di San Clemente ci pare assai interessante per due motivi. Anzitutto, conferma in pieno che la situazione spirituale della civiltà classica è proprio quella che siamo venuti esponendo, così decisamente in contrasto — sia detto di sfuggita — con quell'esaltazione della Grecia « culla della civiltà » che viene pertinacemente inculcata agli Occidentali fin dall'infanzia, attraverso lo strumentoi ineluttabile dell'«istruzione obbligatoria». In secondo luogo...

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