LA «COPERTURA» DELLA LOGGIA

... In uno degli ultimi capitoli di Aperçus sur l'initiation (Considerazioni sulla via iniziatica), René Guénon fa osservare che «con l'iniziazione l'essere passa dalle “tenebre alla luce”, così come il mondo, alla sua origine (e il simbolismo della “nascita” è ugualmente applicabile nei due casi) vi è passato per l'atto del Verbo creatore e ordinatore» . L'iniziazione comporta quindi per l'essere un’«illuminazione», corrispondente al Fiat Lux cosmogonico, la quale provoca l'ordinamento delle sue possibilità: per questo l'iniziazione è veramente un'immagine di «ciò che è stato fatto in principio».

La ragion d'essere d'ogni organizzazione iniziatica è di rendere possibile questa «cosmizzazione» dell'essere umano mediante la trasmissione di un'influenza spirituale presente sia nei riti di iniziazione che nei suoi lavori rituali; e, nel caso della Massoneria, si può dire che la sua ragion d'essere è di permettere a degli uomini immersi nelle tenebre, ma desiderosi della Luce, di accedere in un luogo «illuminatissimo ed ordinato», immagine del cosmo considerato come sfera della manifestazione della Luce. La Loggia è quindi provvista di una porta che, aperta, permette...

Ma chi, grazie a una particolare disposizione interiore può dirsi veramente un Libero Muratore? Nel rituale in uso presso la Grande Loggia di Francia, alla domanda del Maestro Venerabile: «Chi è un Massone?» il Secondo Sorvegliante risponde: «È un uomo libero e di buoni costumi » .
Per comprendere cosa si debba intendere per un uomo libero dal punto di vista che ci interessa, può essere d'una certa utilità citare alcuni passi di un documento del XVII secolo, pubblicato dal barone di Tschoudy alla fine del suo libro L'Etoile Flamboyante, anche perché esso è rivelatore di una mentalità iniziatica ancora viva a quell'epoca e ben distinta da quella di certi Massoni che pensano che un uomo libero è chi si sia affrancato dai pregiudizi dei tempi passati o si sia liberato da ogni credenza e pratica religiosa...