EVOLA PUBBLICA OUSPENSKY

Autore: Giorgio Manara

Il testo riprodotto in questa pagina è un estratto dell'articolo pubblicato nel numero 110 della Rivista di Studi Tradizionali.

Il testo integrale, completo delle note, è disponibile con l'acquisto del numero corrispondente della rivista.

... Tra le molte pubblicazioni a pretese iniziatiche può essere degna di nota la recente apparizione del libro L’Evoluzione interiore dell’Uomo di Peter Ouspensky. Si tratta della traduzione di cinque conferenze tenute in Russia prima della rivoluzione bolscevica...

Il libro ha per sottotitolo «Introduzione alla psicologia di Gurdjieff», e prende lo spunto da osservazioni che mettono in evidenza la ristrettezza dei limiti della psicologia e della mentalità ordinaria moderna...

L’autore osserva come l’uomo moderno creda di conoscere se stesso e il mondo che lo circonda e di determinare coscientemente la propria vita, ma come invece egli non conosca veramente né se stesso né ciò che gli è esteriore, trovandosi in realtà inconsapevolmente condizionato da fattori estranei che non è in grado di dominare...

In realtà, nella « scuola » di Gurdjieff non vi fu nulla di iniziatico, se non l’apparenza che veniva da elementi copiati da varie forme tradizionali, riuniti in un grottesco sincretismo e messi in atto con l’arbitrarietà più sacrilega...

Di fronte alle lusinghe della « scuola » di Gurdjieff (e a quelle delle ormai molte « scuole » esistenti con finalità pseudo-spirituali) non si metterà mai abbastanza in guardia chi sarebbe tentato di affidare se stesso ai rispettivi « maestri »...

...il volume di Ouspensky che ha fornito lo spunto alle nostre osservazioni è stato riesumato da Julius Evola nella collana « Orizzonti dello spirito » da lui diretta, e nella presentazione viene affermata l'«impronta di autenticità iniziatica» del libro...

...nonostante le pur grandi differenze, c’è una sorta di analogia che apparenta le individualità, le teorie e le funzioni di personaggi come Gurdjieff, Evola ed altri “maestri” del nostro tempo...

È in questa fase della loro vita che si situa per essi — come per altri “maestri” contemporanei — l’incontro ed il rifiuto della « porta stretta » che conduce all'autentica spiritualità...

Nessuno dei due si integra ad un’autentica via iniziatica, non saranno mai i veri discepoli di nessuno; gonfi della loro forte « personalità », delle importanti nozioni apprese dalle dottrine tradizionali, dei loro eventuali poteri psichici, preferiranno avere un falso ruolo di “maestri” del quale resteranno in realtà prigionieri, formulando dottrine loro proprie e indirizzando a loro modo le sorti di chi si sia affidato alla loro autorità...

L’abbandono di se stessi a tali falsi istruttori spirituali... lungi dal condurre chi si avventura in tali vie ad una realizzazione spirituale, non potrà che fuorviarlo e lasciargli (anche qualora arrivi a distaccarsene) un marchio difficilmente cancellabile......

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