Il testo riprodotto in questa pagina è un estratto dell'articolo pubblicato nel numero 101 della Rivista di Studi Tradizionali.
Il testo integrale, completo delle note, è disponibile con l'acquisto del numero corrispondente della rivista.
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L'articolo che presentiamo qui di seguito s'intitola «Medice cura te ipsum», sentenza latina tratta dal Vangelo, che come è noto significa: «Medico cura te stesso» e che dovrebbe essere tenuta particolarmente presente da coloro che oggigiorno si dedicano a certe pratiche terapeutiche che pretendono sovente essere fondate su «tradizioni millenarie».
Viviamo in un'epoca in cui l'uomo, a sua discrezione può cambiare professione, come se questa fosse qualcosa di indipendente dalla propria natura. Anche la «medicina tradizionale», che era essenzialmente un'«arte sacerdotale» e una «scienza tradizionale», quindi di origine sacra e iniziatica, diventa sempre di più appannaggio di una sorta di «dilettantismo» e di «empirismo» ove persone dagli «orizzonti» più diversi, molto spesso stanche sia di attività delle quali stentano a trovare un senso, sia dei risultati insoddisfacenti delle metodiche dette «ufficiali», si volgono verso la pratica, guidata o autodidattica, di tecniche terapeutiche, la cui origine è più o meno dubbia, come è per quelle provenienti dal «neo-spiritualismo», o più o meno regolare, come nel caso di certe branche lontane, provenienti dalla tradizione indù ed estremo-orientale, ma il cui apprendimento assai sovente manca di una preparazione teorica dottrinale, per quanto poco rigorosa e approfondita.
Ora, dal punto di vista tradizionale ognuno degli elementi della medicina, così come di ogni scienza ed arte tradizionale, è strettamente legato all'insieme degli altri, e non può esserne separato o sostituito senza che ciò comporti conseguenze più o meno gravi.
In particolare, secondo uno studio sulle scienze taoiste in generale e della patogenia cinese in particolare...
...Perciò, non vi è che una conoscenza autentica ed effettiva che può evitare certi pericoli dei quali la testimonianza che segue dovrebbe permettere di valutare le conseguenze anche nell'ordine pratico e corporeo:
«Ci è occorso di vedere dei malati che avevano ricevuto un trattamento su dei punti proibiti [dall'agopuntura], da parte di praticanti insufficientemente informati; e tali malati presentavano tutti dei disturbi organici, nervosi, psichici, ecc., del tutto irreversibili, resistenti a tutti i trattamenti possibili ... » .....